Dopo quasi un ventennio dedicato completamente al teatro, ho iniziato
a pensare al “set” dividendomi tra fictions televisive e cinema grazie
ad un caro amico e maestro che corrisponde al nome di Nelo Risi.
Chi
non ricorda di Lui il suo interessante “ Diario di una schizofrenica”
o “ Andremo in città” o “ La colonna infame”. Correvano gli anni
settanta e quando lo conobbi ad una cena di amici comuni dopo avermi
osservato lungamente mi chiese perché non facessi anche cinema
ritenendo che io avessi un viso particolare, gli occhi con il mare
dentro e una forte espressività.
Stimolato dai suoi incoraggiamenti
presi subito a cercarmi un agente che mi rappresentasse ed ecco il
primo provino davanti ad una macchina da presa. Come era diverso il
modo di recitare su un set da quello sul palcoscenico di un teatro.
Quante emozioni differenti nel sentire : “ Ciak! Si gira Azione” da
quelle che procura l’entrata in scena in teatro. Entrambe
meravigliosamente magiche e ricche di forza creativa!
Oggi dico: “
Grazie a Nelo Risi e a questo lavoro che mi rigenera ogni qualvolta ho
l’opportunità di farlo.